Stavros, che nome curioso per un locale che stà tra le montagne della Valle Seriana. Richiama l'attenzione del turista una deliziosa e raccolta casetta in tutto e per tutto simile ad uno chalet svizzero. Lo è nella struttura dal tetto spiovente e di ferri battuti alle finestre e lo è nel gusto d'oltralpe dei davanzali fioriti. Poi si scopre che "Stavros" è anche il nome del figlio maschio primogenito di Andrea Oprandi, cuoco che ha costruito la sua carriera nei ristoranti di alcuni tra i più grandi alberghi tra il lago di Como (Villa d'Este), dove faceva il maitre, e la Svizzera (St. Moritz) dove ha lavorato per ben 20 anni. Particolarmente significativi sono stati gli anni trascorri nei cinque stelle engadinesi di Saint Moritz al Corviglia Sky Club, che era uno tra i club più privè del mondo e vantava soci d'Elite molto sofisticati. E proprio li ha avuto l'onore e il piacere di cucinare a più riprese - diventandone poi anche amico - per l'armatore greco Stavros Niarchos, uno dei personaggi più in vista del jet-set internazionale dell'epoca. Al primo figlio, e poi al ristorante tutto suo che con i risparmi di una vita di grande lavoro e sacrificio aprì a Fino del Monte, diede il nome della persona che più lo aveva colpito durante la sua permanenza a St. Moritz. Era il 1970, e con l'aiuto della moglie Ermelinda, diede vita ad un singolarismo (per allora, ma lo è ancora oggi) ristorante nel quale proporre la grande cucina internazionale che aveva avuto modo di metabolizzare negli anni trascorsi all'estero. Il genere di cucina che era gradito alla clientela dove ha lavorato per anni, è lo stesso che Andrea Oprandi vi proponeva in questo suo chalet costruito nel 1968 nel suo paese nativo e a coronamento della sua carriera. Una volta cresciuti, primo fra tutti proprio Stavros, i figli sono rimasti tutti al fianco dei genitori per una conduzione strettamente familiare. Da alcuni anni Ignazio ha preso il posto del padre in cucina. Cristina fa la spola tra la cucina e la sala e Stavros gestisce il servizio, cura la selezione dei vini ed è padrone della griglia che fa bella mostra di sè nel camino a vista all'interno della sala. Il successo e la rinomanza del ristorante dipendono dalla famosa maestria di Andrea Oprandi nel cucinare espressamente per ogni cliente degli squisiti piatti perlopiù "flambè" che ne rivelavano subito l'attitudine e l'abitudine ad una cucina raffinata ed internazionale, portata avanti ad oggi dai figli. L'impostazione di base impressa da lui stesso è rimasta tale quale fino ai giorni nostri. I suoi grandi classici rimangono in un menu che non è cambiato se non nel reperimento delle materie prime (le carni sopratutto) che il figlio Stavros seleziona con molta attenzione.
Ricette storiche
Croutes Aux Champignons:
Ingredienti: Due fette di pane a cassetta, g. 30 di burro, g. 60 di farina, g. 200 di latte, sale, pepe, g. 100 di panna, worcestersauce.
Fate tostare due fette di pane a cassetta leggermente imburrate e sistemate una sul fondo di ogni piatto. Pulite gli Champignons, schiacquateli rapidamente in un tegame con una noce di burro, sale e pepe. Preparare separatamente una salsa besciamella con g. 30 di burro, altrettanta fabina, g. 200 di latte e g. 100 di panna. Amalgamatela ai funghetti, conditela con qualche spruzza di worcestersauce e stendete tutto sopra i toast sui piatti individuali.
Rongnoncini flambé:
Ingredienti: due rognoni di vitello tagliati a lamelle sottili, un bicchierino di cognac, una cipolla, burro, sale, pepe, worcestersauce, un cucchiaio di senape, due cucchiai di panna, prezzemolo tritato.
Mettere in una padella i rognoncini finemente affettati e lasciateli sporgare per circa 5 minuti. Gettate quindi l'acqua di secrezione, bagnate con il cognac e fiammeggiate. Separatamente fate rosolare la cipolla affettata con un pò di burro e appena sarà dorata aggiungete una spruzzatina di worcestersauce, un cucchiaio di senape savora, sale, pepe, due cucchiai di panna ed un ciuffo di prezzemolo tritato. Unite questo intingolo al rognone, mescolate bene e servite molto caldo.